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Namusica II Edizione – 2013

Dal 24/05/2013 al 22/06/2013

Il ‘Namusica Festival giunge alla sua seconda edizione. E’ frutto della iniziativa della Rete ‘Namusica, comitato costituito dalle Associazioni Dissonanzen, Progetto Sonora Network & Perfoming Arts, Arte di Improvvisare, Ensemble Barocco di Napoli, Circolo Artistico Ensemble, Quodlibet, Federazione CEMAT, I Turchini di Antonio Florio, Associazione Musinbà. Con il sostegno di Tassoni – sponsor unico della manifestazione- il ‘Namusica Festival si svolgerà tra il 24 maggio e il 22 giugno prossimi a Napoli in varie sedi proponendo concerti, attività educational ed eventi legati alla promozione della musica. L’idea di base è di far dialogare musicisti di varie provenienze artistiche in un progetto che mette al centro la partecipazione attiva di giovani musicisti, con il patrocinio dei Conservatori di Napoli e Avellino, e di sviluppare progetti legati alla contemporaneità musicale. A costituire la rete ‘Namusica sono da una parte artisti, musicisti, attori di varia estrazione, ma anche programmatori e organizzatori culturali, legati dal comune interesse per l’espressione della cultura e della musica. Il ‘Namusica Festival si avvale anche del sostegno dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli che ospiterà alcuni dei concerti e delle attività previste nella Basilica di San Giovanni Maggiore e del patrocinio del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili in Italia.

La programmazione del Festival, la cui organizzazione è a cura delle Associazioni Dissonanzen e Progetto Sonora, e il coordinamento artistico è curato da Tommaso Rossi e Eugenio Ottieri, è inserita nel Maggio dei Monumenti 2013 “Attraverso Napoli” – in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Alcune attività e concerti si svolgeranno nella Casina Pompeiana in Villa Comunale dove la Rete’ Namusica ha già svolto, a partire dal settembre 2013, un gran numero di performances e attività per la città.

Si comincia venerdì 24 maggio alle ore 20.30 nella Basilica di San Giovanni Maggiore con un evento unico per Napoli, la realizzazione di Changing the System (1973), partitura “aperta” di Christian Wolff. Protagonisti del concerto saranno l’Ensemble Dissonanzen e l’IMPROART ORCHESTRA, sigla nata all’interno delle programmazioni di ‘Namusica per progetti legati all’improvvisazione musicale.

Risalente al 1973 – opera di Christian Wolff, protagonista dello sperimentalismo newyorchese, con John Cage e Morton Feldman, che si fa portatore di radicalismo politico, con Frederick Rzewski e Cornelius Cardew – Changing the System abolisce la rigida gerarchia di ruoli, compiti e rapporti, tipica dell’orchestra tradizionale. “Cambiare il Sistema” ha un significato musicale inseparabile dalle implicazioni politiche; come afferma il compositore: “Orientare il fare musica nel senso di un’attività collaborativa e di trasformazione significa che il carattere cooperativo dell’attività è la sorgente stessa della musica. Per sollecitare, attraverso la produzione di musica, sensibilità per le condizioni politiche in cui viviamo e per come esse possano essere cambiate.”

Cambiare il sistema significa mettere al centro il principio dell’ascolto reciproco, del dialogare aprendosi a punti di vista differenti, e la partitura di Wolff stimola i musicisti a creare e ricreare continuamente la partitura. Il concerto verrà preparato da David Ryan e Gianni Trovalusci due espertissimi interpreti di questo lavoro di Chrstian Wolff che hanno già eseguito in altre occasioni. Il lavoro di preparazione sarà sotto forma di workshop.

Collegate con l’esecuzione di Changing the System ci saranno altre attività propedeutiche. In particolare lunedì 20 maggio alle ore 10 si svolgerà un incontro di presentazione del progetto con Tommaso Rossi presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Federico II a Monte Sant’Angelo, organizzato dal Prof. Luigi Maria Sicca, titolare del Corso di Organizzazione Aziendale. Sono previste anche due mattinate di prove aperte presso la Casina Pompeiana in Villa Comunale (21 e 22 maggio) e una serata-anteprima con musica dal vivo presso il RIOTCLUB in Via San Biagio dei Librai 39, con degustazione dei prodotti Tassoni.

Il 26 maggio alle ore 11.30 il Festival continua con un Concerto-Aperitivo del Trio Cirrus, costituito da Gianluigi Durando, Angelika Durando-Kuen, Tommaso Rossi ai flauti e musiche di Boismortier, Huber, Hoffmeister, De Rosa, Tcherepnin, Graef.

Intensa giornata sarà quella del 2 giugno. La mattina alle ore 11.30 nella Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, nel cuore del quartiere di Montesanto, si svolgerà una mattinata musicale che vuole fare incontrare due splendide realtà del “fare musica” della nostra città. Si tratta della ScalzaBanda, la banda di bambini e ragazzi nata a Montesanto e del Consort Pergolesi, un’orchestra di flauti dolci, fondata da Silvia Giorgianni nell’ambito dell’ attività scolastica della Scuola Media Pergolesi di Arco Felice. La ScalzaBanda è un progetto per la formazione di una banda musicale di bambine e bambini del quartiere Montesanto di Napoli nella tradizione delle bande di paese. Il progetto ha avuto inizio nel mese di febbraio 2012 e coinvolge attualmente cinquanta bambini dai 5 ai 16 anni, provenienti da contesti socioeconomici molto eterogenei. L’obiettivo principale del progetto è quello di realizzare un percorso d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva. L’esperienza finora condotta ha rivelato enormi potenzialità in questo senso, riscuotendo grande interesse e dimostrando la capacità di porsi come progetto pilota. La direzione musicale è affidata a Manuela Albano e le musiche sono a cura di Giancarlo Sanduzzi.

Fondato nel 2000 il Consort Pergolesi è risultato vincitore di molti concorsi nazionali tra cui il Premio Teatro di San Carlo ed è l’unica orchestra giovanile di flauti dolci attiva sul territorio campano.

La sera del 2 giugno, alle ore 19.00, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Ensemble di fiati del Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino, diretto da Eugenio Ottieri proporrà LAUDES CREATURARUM, liriche, frammenti e composizioni per la sacralità della parola e del suono

con musiche di Arvo Pärt, Vincent D’Indy, Goffredo Petrassi e la graditissima presenza come voce recitante di Vincenzo De Gregorio.

La Classe di Musica d’Insieme per Fiati del Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino del M° Eugenio Ottieri ha inteso da sempre essere un luogo di formazione e di avviamento all’inserimento nel mondo della professione musicale dei giovani talenti. Agli impegni didattici si sono pertanto aggiunte negli anni molteplici attività di esecuzione e di approfondimento di repertori musicali antichi e contemporanei, in coordinamento con l’attività di produzione musicale dell’associazionismo musicale campano ed italiano.

Del gruppo fanno parte – e con esso hanno collaborato e collaborano – musicisti e cantanti con consolidate esperienze mossi dalla volontà di affiancare e promuovere soprattutto giovani artisti proponendo programmi di valorizzazione delle culture musicali contemporanee (europee, mediterranee, extraeuropee).

La modalità con cui l’Ensemble di fiati ha svolto negli anni la sua attività volta alla diffusione della cultura musicale contemporanea è stata la tensione all’armonico coordinamento di attività di studio, produzione e promozione dei repertori meno frequentati dalla programmazione ufficiale.

Il 21 giugno, giornata della FESTA DELLA MUSICA, grande kermesse organizzata presso la Basilica di San Giovanni Maggiore in stretta collaborazione con il Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili in Italia.

Il 22 giugno alle ore 11.30, giornata conclusiva del Festival, avrà luogo, presso la Casina Pompeiana in Villa Comunale, la performance finale di Mozartino, il Flauto Magico giocato con i bambini un progetto di Alessandra Petitti e dell’Associazione Musinbà, esito finale di un laboratorio gratuito per bambini dai 7 ai 12 anni, che si svolgerà- sempre negli spazi della Casina Pompeiana, tra il 18 e il 21 giugno.

L’opera lirica, fiore all’occhiello della nostra cultura, patrimonio che tutto il mondo ci invidia, è ancora vicina alla nostra sensibilità? E a quella dei nostri figli? Da questo interrogativo nasce il laboratorio “Il Flauto Magico giocato con i bambini”. La sfida è avvicinare i bambini al mondo del melodramma in un viaggio avventuroso in cui giocare a smontare e rimontare alcune scene del capolavoro mozartiano. Partendo dai personaggi e dal libretto che ne racconta la storia, ascoltando, eseguendo esercizi di ritmo e improvvisando col corpo i bambini si addentrano nell’opera lirica. Giocando imparano i linguaggi e le tecniche espressive del melodramma.

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