Itinerari Musicali Francigeni
Sala delle Storie Profane – Palazzo Guido Ascanio Sforza
STABAT MATER di GiovanBattista Pergolesi
Insieme Strumentale di Roma
Minni Diodati, soprano
Lucia Napoli, contralto
Giorgio Sasso e Teresa Ceccato, violini
Pietro Meldolesi, viola
Diego Roncalli, violoncello
Luca Cola, contrabbasso
Salvatore Carchiolo, cembalo
Lo Stabat Mater è una delle pagine più sublimi di tutta la storia della musica sacra, composta da Pergolesi solo qualche mese prima della morte. La sofferenza, il rendersi conto della fragilità̀ della vita umana, fecero elaborare al Maestro una pagina struggente, meravigliosa, che tratteggia il dolore più terribile che un essere umano possa provare, quello di una madre che assiste alla morte del proprio figlio. Con Pergolesi il mistero di Dio s’incarna nell’uomo e nella sua fragilità̀ e facendo ciò̀, il compositore jesino fu uno dei primi ad applicare in modo esemplare quella figura retorica al centro di buona parte della musica barocca, descritta nella cosiddetta “teoria degli affetti”.

Questo Stabat Mater prevede, come da tradizione, l’uso dei soli archi con il basso continuo e la presenza delle sole voci Minni Diodati, soprano, e Lucia Napoli, contralto, che si alternano nella serie di duetti e arie solistiche. A dirigere il concerto il violinista e violista Giorgio Sasso, leader dell’Insieme Strumentale di Roma e direttore del Festival.




Il festival è una produzione di Progetto Sonora impresa sociale srl in collaborazione con le associazioni Insieme Strumentale di Roma e Associazione Culturale Marco Taschler ed è realizzato con il contributo del MIC – DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO, con il supporto finanziario dell’ Unione europea/NextGenerationEU, con il patrocinio del Comune di Proceno e con la partecipazione della Cooperativa di Comunitàdi Proceno e della Proloco di Proceno.
Informazioni e prenotazioni: InfoPoint – mail: coopproceno@gmail.com tel.: 3783080580
https://www.itinerarimusicalifrancigeni.com/il-programma
Ingresso libero – rinfresco a cura di “ La Parolina”