Li Jeu de Robin et de Marion Adam de la Halle fin XIII siècle
📍 Auditorium della Chiesa di Maria Santissima del Buon Rimedio – Via Don Pino Puglisi 47
📅 8 novembre 2025, ore 20:30
Ingresso gratuito previa prenotazione. INFO & PRENOTAZIONI info@progettosonora.it – whatsapp 331 831.39.93
Produzione: Centro Studi Adolfo Broegg – Micrologus
MICROLOGUS
Patrizia Bovi – canto (Marion), arpa, tromba in sol Gabriele Russo – viella ,tromba in fa Goffredo Degli Esposti – flauto e tamburo, flauto traverso, doppio flauto, cornamusa Enea Sorini – canto (Tenor, Chevalier e Baudon) citola, naccarini Andres Montilla – canto (Robin, Triplum)Matteo Nardella– bombarda, cornamusa in sol, cornamusa in re Giacomo Schiavo – canto (Duplum, Compaignie) Peppe Frana – liuto, citola
👉 La prima opera teatrale con musica della storia europea, composta a Napoli nel 1285 per la corte angioina, rivive oggi in concerto con strumenti storici. I musicisti di Micrologus, pionieri della riscoperta della musica medievale e dello spirito con cui fare questa musica oggi,ne restituiscono lo spirito gioioso, tra musica popolare e colta, evocando l’anima vibrante della Napoli medievale.

La musica nel Jeu de Robin e Marion
Adam de la Halle è una figura emblematica tra l’Ars antiqua e l’Ars nova, secondo la divisione imposta dai musicologi per definire i repertori della fine del Duecento e quella del Trecento.
L’ultimo grande troviero è cosciente della sua condizione, come lo scrive lui stesso in uno dei suoi mottetti – Entre Adam et Hanikel– dove si descrive come un grande cantore, abile negli hoqueti e nelle canzoni antiche e moderne recitate a memoria – et si chantent tout sans livre, viès et nouvel-. Ma importante nella sua opera è il suo ruolo di cerniera tra la vecchia e la nuova musica. Il musicista di Arras è al contempo: il compositore geniale di canzoni e jeux-partis., forme principali nella tradizione trovierica, (riconosciuto per questo dai contemporanei come sommo poeta) e l’autore di mottetti e di rondeaux polifonici.
E’ forse nella polifonia dei mottetti la più grande innovazione di Adam, dove la tecnica compositiva rivela la raffinatezza della sua scrittura, utilizzando uno stile alto per composizioni umili mantenendo sempre intatta la freschezza e l’immediatezza del genere, senza tradire le caratteristiche funzionali originarie del canto e del coro.
Nella sua produzione, tra le composizioni liriche monodiche e le mature polifonie del primo periodo del gotico, il Jeu de Robin et Marion, pastorella in forma scenica, sarebbe stata composta a Napoli verso il 1285 e rappresentata alla corte di Carlo d’Angiò che Adam ha servito durante l’ultima parte della sua vita.
La forma, la struttura funzionale ed il suo contenuto simbolico sono tipici della cultura francese di quell’epoca. Così Adam ha inserito dei pezzi cantati e svariati riferimenti alle strutture musicali e coreografiche peculiari di un immaginario bucolico e popolare, caro alla poetica del tredicesimo secolo. Il risultato è uno dei testi che di più ha conosciuto il successo tanto che si fa riferimento alla sua esecuzione alla fine del quindicesimo secolo e i cui personaggi si ritrovano molti anni dopo nella letteratura e nella musica (lo testimoniano vari mottetti del manoscritto di Bamberg, nei testi dei quali c’è un riferimento preciso alle scene del Jeu).
Per il lavoro interpretativo, ci siamo essenzialmente fondati su due manoscritti: il La Vallière (Paris, B.N. fr. 25566) e quello di Aix-en–Provence (conservato nella biblioteca Méjane sotto la collocazione Ms166 (Rés ms 14)- nel quale l’opera ha il titolo Mariage de Robin et de Marote.

Da questo punto di vista, il repertorio di questa pastorella, ben lontana dal genere della musica con bordone- anche se, secondo noi, si tratta più di un luogo comune che l’interpretazione moderna restituisce alla musica medievale più che di un’evidenza storica- è tuttavia per molti aspetti in relazione stretta con la composizione della musica francese e del repertorio polifonico. Questo non vale solo per le parti cantate ma anche molto probabilmente nell’accompagnamento strumentale.
Di qui la nostra interpretazione, che è prima di tutto nello stile dei rondeaux di Adam, propone un accompagnamento strumentale polifonico ed eterofonico che agisce insieme col canto e che , riprendendone le strutture, crea delle composizioni a due ed a tre voci.
Per inserire la totalità delle parti musicali nel jeu c’è stato bisogno di concepirlo come spettacolo che si tenesse idealmente alla corte d’Angiò di Napoli dove l’opera sembra essere stata rappresentata per la prima volta. I musicisti, cantanti e strumentisti, sono quelli della corte, eseguono i brani nei queai Adam canta la lontananza dalla terra natale, ritrovando il tema della nostalgia angioina “souspirant en terre estraigne”.
La sfida è quella di riuscire a presentare una pastorale dove si possa ritrovare il linguaggio musicale e poetico tipico della cultura della corte angioina, con la sua imitazione di uno stile popolare ed il rispetto di una gerarchia di codici che interagiscono a più livelli. I brani strumentali i rondeaux ed i mottetti polifonici che abbiamo qui inserito come commento all’azione o alla narrazione, rinforzano la costruzione verticale dell’’insieme, quella che si esprime nella musica e nella poesia di Adam de la Halle, quella dell’arte gotica….
Programma
Chanson Merchi, amours, de la douche
Motet II De ma dame/Diex coment/OMNES(strumentale)
Motet V J’ai adès d’amours chanté/OMNES (strumentale)
Motet I A Dieu commant/Aucun se sont loè d’amours/SUPER TE
Rondel A Dieu commant amouretes
Motet Mout me fue gries/Robin m’aime, Robin m’a/ PORTARE (di anonimo)
Scena I “On trouve Marion qui chante son amour……”
Marion Robin m’aime, Robin m’a
Scena II “Le Chevalier arrive a la place de Robin..
Chevalier Je me repairoie du tournoiment
Marion Hè ! Robin, se tu m’aimes
Marion Vous perdez vos paine, sir Aubert
Marion Bergeronnette suis, mais j’ai
Marion Trairi, deluriau, deluriau
Chevalier Hui main jou chevauchoie
Scena III “Içi Robin retrouve Marion ………”
Marion Hè! Robechon, deure leure va
Robin Hè! Marion, deure leure va
Robin Vous l’ores bien dire, bele
Robin Bergeronette douche baisselète
Marion Robin, par l’ame ten pere!
Motet Il n’a en toi sens ne valour/Robins, li malvais ouvriers /OMNES (di anonimo)
Rondel Or est Baiars en la pasture
Scena IV “Içi Robin va chercher les amis pour defendre Marion ..…”
Danza Ductia de Batons (strumentale)
Scena V “Içi Le Chevalier emporte Marion..”
Rondel Je muir, je muir d’amourete
Marion J’oi Robin flagoler
Baudon Hè, reveille toi, Robin
Motet En mai/L’autre jour/ Hè, reveille toi, Robin (di anonimo)
Scena VI “La couardie de Robin….”
Danza Estampie VII (di anonimo)
Scena VII “Içi Marion s’echappe du chevalier…..”
Li compaignie Aveuc tele compaignie
Rondel Amours e ma Dame aussi
Danza strumentale su Aveuc tele compagnie
Motet “Hé, Marotele! Alon au bois jouer/En la praerie/APTATUR(di anonimo)
Scena VIII “la compagnie fait le jeu des bergers et le jeu des rois et reines…”
Danza Estampie V (di anonimo)
Danza Estampie IV (di anonimo)
Rondels Hé diex! Quant verrai – Boine amourete (strumentali)
Scena IX “Içi on fete le mariage de Robin et Marion …..”
Robin J’ai encore un tel pasté
Gautiers Audigier dist Raimbrige
Robin Venes apres moi venes
Fin du JEU
Motet III Entre Adan et Hanikiel/Chies bien seans/APTATUR
#Affabulazione #culturanapoli #ProgettoSonora #MusicaMedievale #Machaut #Dufay #Polifonia #RepertorioStorico #GiovaniMusicisti
Tag: Cultura Napoli
Instagram: @culturanapoli