ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “D.Cimarosa”, Napoli a.s. 2017/18 Progetto extracurriculare “ LA MUSICA E LO SPAZIO”

Lunedì 18 Dicembre 2017

PROGETTO 2017
Le attività proposte dal “Laboratorio di musica ed espressione corporea”, previsto dal progetto di formazione musicale in atto da gennaio a maggio 2017 presso questa Istituzione Scolastica, hanno visto, in questi mesi, una partecipazione attiva da parte dei ragazzi (gruppo composto da ragazzi delle classi quarte – sezioni C e D -, in orario curricolare, dalle 13.00 alle 15.00, di lunedì), interessati dal primo incontro a rendersi padroni degli elementi necessari a direzionare la propria conoscenza tecnica verso la pratica musicale, quindi dal punto di vista sia individuale che nell’ottica della musica d’insieme.
Le metodologie utilizzate hanno visto una fusione di pratiche didattiche classiche e innovative, in particolare l’Orff-Shulwerk, il Dalcroze e il Gordon. Tali metodologie, alle quasi sono state ispirate le attività proposte durante il percorso, prevedono un coinvolgimento voce-suono-corpo che permette un vissuto diretto e partecipativo dell’elemento musicale.

Gli argomenti affrontati per portare a compimento gli obiettivi primari del progetto sono stati:
“Conquista” dello spazio del corpo, come fase di warm-up, conoscenza e socializzazione. Tale attività, sempre accompagnata da brani particolarmente cadenzati ritmicamente, ha avuto il compito di dare un primo inquadramento ritmico-corporeo utile alla coordinazione della persona, nel rapporto corpo-musica.
Educazione coreutica, attraverso la proposta e la elaborazione di danze strutturate di diversa complessità, fino al coinvolgimento di gruppi numerosi nella stessa coreografia.
I timbri e l’utilizzo di alcuni strumenti musicali, in particolari ritmici, puramente di accompagnamento (maracas, tamburelli, sonagli, claves, ecc.)
Pattern ritmici: con fasi di illustrazione da parte del docente di tutta una serie di schemi ripetuti ad imitazione dagli allievi (presentazione e prosecuzione di un “repertorio di riferimento”), per passare alla fase creativa (sempre seguita dall’imitazione del gruppo) affidata ai ragazzi, fino a proposte che presentano maggiori difficoltà tecniche, come lavori con sezioni poliritmiche. Grande importanza, rispetto alla parte ritmica delle proposte, hanno avuto le attività di “suoniamoci su”, utilizzando brani preesistenti da accompagnare con lo strumentario.
Ambiti ritmici differenti: lavoro – attraverso il movimento e quindi sugli strumenti ritmici – su diversi metri, soprattutto inusuali, come il 7/8 (esercizi di riconoscimento degli stessi attraverso l’ascolto di vari brani)
Esercizi ritmico-melodici di lettura musicale su semplici melodie, prima analizzate (figure utilizzate, struttura, ripetizioni, variazioni), poi eseguite vocalmente e/o con gli strumenti..
Attività specifiche sul flauto dolce, arrivando ad esplorare le note dal SOL al DO alto sullo strumento, lavorando su brani didatticamente adatti al graduale aumento di difficoltà di esecuzione (introduzione pause, metri in 3, voci di durata mista, ecc.).
Attività vocali, che sono state sempre basate sul gruppo.l’esperienza vocale è stata spesso associata e miscelata con movimento e uso dello strumentario.
Attività legate all’espressione corporea, libera e guidata, utilizzando anche materiali che “amplificano” ed “ampliano” il gesto, come i foulards. Si è dato spazio ad esecuzioni singole, con piccoli gruppi e di tutti insieme, stimolando l’interazione e la creatività, oltre che la relazione stretta movimento-suono.

Si ritengono quindi raggiunti con successo, se non in alcuni casi superati, gli obiettivi posti all’inizio del percorso formativo.

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